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sabato 19 novembre 2011

SAPONE CIOCCOSPICY

Sapone Cioccospyce

Metodo "Tutto a freddo senza fuoco"
Ingredienti:

500 g  Olio di Oliva
250 g  Olio di Cocco
250 g  Olio di Girasole
150 g  Strutto
100 g  Olio di Riso (al nastro)

338 g  Acqua demineralizzata (riduzione acqua concentramento 33%)
167 g  Idrossido di Sodio (sconto 8%)

  20 g  Oli Essenziali (Mandarino, mirto, limone, rosmarino, cannella, vaniglia)
  15 g  Spezie (zenzero, cannella, caffè, chiodi di garofano)
           Cacao amaro in polvere q.b. (2 cucchiai)

8% surgrassato  33% concentrazione
72 Iodio / 130 INS / valori dalla durezza al condizionamento: 44-51-51-49-54

Procedimento:

1- Pesare gli oli e versarli nel contenitore dove andrete a frullare il sapone, lasciando da parte l'olio di riso da aggiungere al nastro.

2- Sciogliere a bagnomaria lo strutto e incorporarlo agli oli.


3- Versare la dose di acqua in un contenitore di vetro, unire la soda caustica e attendere che si sciolga.

4- In un bicchierino a parte mettere l'olio di riso e versare dentro ad una ad una le spezie e gli oli essenziali. Miscelare bene tutti gli ingredienti.

5- Mettere in un recipiente il cacao in polvere e aggiungere un cucchiaio di olio già pesato facendo sciogliere la polvere di cacao. Servirà a preparare una piccola dose di sapone al cioccolato per le guarnizioni.


5- Quando la soda diventa limpida e trasparente, versarla nel contenitore degli oli. Miscelare bene per far amalgamare le due soluzioni e azionare il frullatore ad immersione.

6- Al raggiungimento del nastro versare nel composto l'olio di riso addizionato di spezie e aromi  dando un' ultima frullatina per amalgamare bene il tutto.






7- Versare nello stampo la miscela di sapone lasciando da parte una piccola dose da amalgamare con l'olio al cacao. Sbattere lo stampo per far emergere eventuali bolle in sospensione e preparare la guarnizione al cioccolato.

8- Guarnire la superficie del sapone come vi ispira la fantasia. Con la miscela di sapone al cioccolato, in una siringa per dolci oppure una sach a posh, adornare la superfice del sapone.





9- Spolverare con glitter evanescente  e chiudere la superficie del contenitore con la pellicola trasparente in modo da mantenere il calore. Coprire con una copertina e lasciare che si formi il gel struttando il proprio calore.

10 - Dopo circa 24 ore, se il sapone si è solidifato, sfornare dallo stampo e tagliare, lasciandolo stagionare per 4 settimane in un luogo fresco e aereato.




Commenti personali:
La novità di questo sapone è il metodo "tutto a freddo senza fuoco" ossia,  senza scaldare gli oli e controllare le  temperature della soda e dei grassi. Un metodo veloce in tutti i sensi, sia nella preparazione che nell'asciugatura. La stagionatura resta la stessa, sempre un minimo di 4 settimana devo trascorre per far maturare il sapone. Il metodo tutto a freddo sfrutta il super calore della soda (che raggiunge i 100°) che miscelata ai grassi porta il composto di sapone a circa 45-50° , prontissimo per essere versato negli stampi.
Questo metodo non è adatto per i saponi elaborati come ad esempio i cupecake o le lavorazioni multicolor.



martedì 8 novembre 2011

CUPCAKE SOAPS GOLOSI

Unica AVVERTENZA?     NON mangiateli :))))

Cupkake soap alla panna

Cupcake soap alla frutta

Cupcake soap alla panna


Cupcake Soap alla vaniglia


Cupcake Soap al cioccolato

SAPONE MALVA E MIRTO


Sapone malva e mirto

Dose per 1000 gr
Ingredienti:

348 g  Strutto
155 g  Olio di Cocco
100 g  Olio di Soia
  67 g  Olio di Mandorle dolci

  92 g  Idrossido di sodio (Soda caustica)
238 g  Infuso di fiori di malva in acqua demineralizzata

1 cucchiaino di amido di mais
Colorante alimentare blu - rosso
10 ml Olio Essenziale di Mirto
Glitter iridescenti
Decorazioni di zucchero colorato

8% surgrassante  - 28% concentrazione
61 iodio - 151  INS (bellissimi questi valori!!)
Valori dalla durezza al condizionamento: 49-49-51-50-49

Procedimento:


1- Con la dose d'acqua  preparare un infuso di fiori di malva  e lasciare raffreddare

2- Pesare lo strutto e gli oli in un contenitore in pirex e far scioglire direttamente sul fuoco

3- Mettere l'infuso di malva in un altro recipiente e versare sopra la soda caustica

4- Attendere che le due soluzioni raggiungano la temperatura di 45° (o 50°)

5- Versare la soluzione di soda caustica negli oli e miscelare con il minipiner fino al raggiungimento del nastro.

6- Al nastro unire un cucchiaino di amido di mais, l'olio essenziale di mirto, il colorante blu e rosso per fare il viola, qualche fiore di malva tritato. Miscelare e versare in uno stampo in silicone.

7- Chiudere lo stampo con un foglio di pellicola trasparente e tenere in caldo per almeno 24 ore sotto ad una copertina.


SAPONE SOUVENIR D'ETE'


Sapone con olio di palma grezza

Ingredienti:

1400 g  Olio di Oliva
  500 g  Olio di Palma grezza
    30 g  Burro di Cacao
    20 g  Burro di Mango
    10 g  Olio di Ricino

  589 g  Acqua demineralizzata
  253 g  Idrossido di Sodio (soda caustica)

2 cucchiaini di biossido di titanio
1 cucchiaino di amido di mais
30 ml fragranza Monoi
Glitter iridescente
Palline di zucchero argentate
Uno stampo in silicone quadrato

6% surgrassato (sconto soda) - Riduzione acqua  30% concentrazione
74 Iodio - 119 INS - valori dalla durezza al condizionamento: 49-41-45-43-49


Procedimento:

1- Versare gli oli in un contenitore pirex e scaldare sul fuoco.

2- Mettere la dose d'acqua in un recipiente e versare sopra la soda caustica.

3- Quando le due miscele raggiungono  la temperatura di 45-50° , versare la soda nell'olio, miscelare con una spatola e frullare con il minipiner.

4- Al raggiungimento del nastro aggiungere l'amido di masi e la fragranza.

5- Versare il sapone nello stampo in tre riprese in modo da formare tre stradi di colore, dal più scuro al più chiaro. Il primo strato sarà del colore naturale del sapone, poi aggiungete un  cucchiaino di biossido di titanio, mescolare finchè il composto schiarisce e versate nello stampo. Aggiungete un altro cucchiaino di biossido di titanio e rimescolate per sciarire ulteriormente il composto e versare l'ultimo strato nello stampo.

6- Con l'aiuto di un cucchiaio o una bacchettina di legno, smerigliate la superfice del sapone per renderla movimentata con un motivo di piccole onde. Cospargere il glitter iridescente e decorare con qualche pallina argentata di zucchero (quelle che si usano per i dolci).

7- Chiudere lo stampo con un foglio di pellica trasparente e mettere una copertina sopra per tenere il sapone al caldo almeno 24 ore. Togliere dallo stampo quando sentite che si è solidificato e tagliate a fette mettendolo a stagionare in luogo fresco e ventilato per  4-5 settimane.

Commenti personali: 
Questo sapone ricorda le calde giornate d'estate, i profumi e i colori. Un sapone profumato al Monoi che lascia la pelle morbida e profumata grazie all'olio d'oliva ma anche all'olio di palma grezzo. La palma grezza o red palm si differenzia dal raffinato per il suo aspetto e contenuto ricco di betacarotene e principi emollienti. Il colore del sapone è venuto di un giallo oro naturale ottenuto proprio dall'olio di palma rossa.

martedì 1 novembre 2011

LA PASSIONE PER I COSMETICI NATURALI

Ad un certo punto della vita, quando ti trovi inevitabilmente a percorrere la fase pensante,  inizi a formularti mille domande, di quelle che, dieci anni prima, non ti sarebbero passate neppure per l'anticamera del cervello.  Arriva per tutti il tempo delle domande, così come arriva il tempo delle mele, a volte in quel tempo ci sei dentro inconsapevolmente, ma ci sei, e quando arriva è ora di darsi o cercare risposte sostenibili.

Andare in ufficio con gli occhi rossi e le palpebre gonfie, dopo aver dormito serenamente otto ore, non era per me motivo di vanto. Non ci avrebbe creduto nessuno se avessi raccontato la storia di aver passato la notte per i locali di Roma, bevuto come una spugna e in compagnia fino all'alba con il cugino di Rocco S. Mi bruciavano gli occhi, punto e basta. Non sono allergica a nulla, non ho nessuna intolleranza, eppure ogni tanto avevo la pelle irritata e le labbra secche. Che mi sta succedendo? Sarà scaduta la garanzia del primo trentennio? 

La prima cosa che feci fu acquistare due creme anallergiche per la cura del viso da un'azienda italiana che produce prodotti naturali con le proprie risorse. Crema viso e contorno occhi alla rosa mosqueta e per completare il tutto olio di argan per la sera. Ma il problema era sempre li, davanti allo specchio...la mia pelle rifiutava categoricamente gli estranei che la invadevano. Nuovamente orientata a trovare una soluzione acquistai in un sito on line altre due creme e questa volta senza coloranti e profumazioni aggiunte...finalmente, era proprio quello che cercavo. Ma nel giro di due giorni capii di non avere ancora risolto il problema, era troppo densa, lasciava una scia bianca da maschera Geisha e dovevo svegliarmi mezz'ora prima per spalmarla e farla assorbire per bene...no e no....così non va.....era ora di farmi la domanda giusta: Cosa c'è dentro a queste creme che io non sò? 

Purtroppo di cose ce ne sono tante, alcune utili soltanto per la commercializzazione del prodotto, altre  inutili  che stanno li solo per far massa, altre ancora servono solo per dare una nota di "poesia" perchè se ne vede solo l'ombra. Ricordando oggi quel periodo sorrido, mi vedo ancora quando cercavo ovunque gli INCI dei prodotti cosmetici e mi scervellavo a capire cosa, come e perchè.  Sorrido meno se invece ripenso a quanti soldi ho speso per cose che non sono servite a nulla....ma che saggiamente la mia pelle rifiutava ribellandosi.  L'estate scorsa passai un paio di settimane a cercare nei maggiori siti italiani, francesi e tedeschi, qualsiasi cosa avesse potuto illuminarmi e aiutarmi ad autoprodurre una crema personalizzata. Ho talmente perseverato che alla fine della mia ricerca trovai un chimico tedesco cosmetologo che spiegava con tanta semplicità anche le cose più impensate fino ad allora. Mi si aprì un mondo tutto nuovo. Scoprii come fare in casa una crema e da quel giorno non ho più smesso. Il punto di partenza fu capire determinate formule chimiche, le basi dell'emulsione, la combinazione tra i vari eccipienti e il metodo più  eco-bio per produrre e conservare i miei manufatti. 

Finalmente la grande soddisfazione! Avevo fatto la mia prima crema, ma cosa più importante avevo trovato la risposta giusta. Una crema che mi calzava a pennello come un guanto cucito su misura, era viva di principi attivi per la pelle e non mi procurava reazioni sulle palpebre o la tipica secchezza cutanea da irritazione.  
Non è difficile autoprodurre cosmetici, ma non è neppure facile, con un pizzico di passione e motivati a creare "spignattando" tra i vari ingredienti si può fare tutto: dalla crema per il viso, il contorno occhi, il corpo, bagnoschiuma, shampoo, rossetti, fondotinta, ombretti, profumi, deodoranti.....e quant'altro, tutto naturale, tutto personalizzato in base alle proprie esigenze, tutto che costa poco (solo il minimo indispensabile per le materie prime) e per chiudere in bellezza che non "irrita" ne il nostro organismo ne il nostro pianeta.