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lunedì 24 ottobre 2011

COME FARE IL SAPONE: 2 parte

Siete pronti per fare il vostro primo sapone? ...Sì...allora iniziamo subito

SCEGLIERE UNA RICETTA SEMPLICE e preparate gli ingredienti. Facciamo insieme il sapone all'olio di oliva, il classico e intramontabile "sapone di Marsiglia". Ho usato questa base per fare il sapone tutta  lavanda. Cosa serve: olio di oliva (no extravergine), soda caustica in scaglie o in perle vanno bene entrambi, acqua demineralizzata (quella che usiamo per il ferro da stiro), una pentola d'acciaio per scaldare l'olio (che poi non userete più per cucinare), un contenitore di vetro per sciogliere la soda nell'acqua, un cucchiaio di legno, una bilancia digitale, un termometro per liquidi fino a 100°, un frullatore ad immersione (tipo minipiner), carta per proteggere il piano di lavoro, guanti di plastica resistente, mascherina, occhiali per proteggere voi stesse e uno stampo in silicone rettangolare (o altra forma, tipo formine se lo trovate).

CALCOLARE LA GIUSTA DOSE DI SAPONE, necessaria per il vostro stampo è semplice. Ecco la formula per  calcolare quanto olio vi serve per poter riempire la dimensione dello stampo scelto. Con il centimetro, o un righello, prendete le misure dell stampo: 
altezza x larghezza x profondità x 0,40 = grammi di olio necessario nella vostra ricetta di sapone.

PREPARARE IL PIANO DI LAVORO proteggendolo con della carta, indossate i guanti e le protezioni, disponete sul tavolo tutti gli ingredienti e l'attrezzatura. Pesate l'olio e mettetelo nella pentola. Pesate l'acqua e mettetela nel contenitore di vetro. Pesate la soda caustica in un bicchierino di plastica e versatela nel contenitore di vetro con l'acqua, facendo attenzione a non schizzarla dentro. Girate la miscela con il cucchiaio di legno e lasciate che si sciolga mettendola da parte (io la metto sul terrazzino, in attesa che scenda alla temperatura desiderata, in modo da non esalare i fumi tossici che evapora). Nel frattempo posizionate la pentola sul fuoco e fate sciogliere/scaldare l'olio.

CON IL TERMOMETRO MISURATE LA TEMPERATURA delle due soluzioni (olio e soda) pulendolo ogni volta che passate da un liquido all'altro (meglio se avete due termometri). La soda sarà bollentissima e misurerà oltre 90° lasciate che scenda alla temperatura di 45°-50° . Calcolate i tempi e se l'olio scende sotto i 40° avete la possibilità di riscaldarlo di nuovo mentre la soda NO, non va mai scaldata. L'attesa è di circa 15/20 minuti affinchè i due liquidi raggiungano la medesima temperatura.

PREPARATE IL FRULLATORE e mettetevi in posizione, siamo pronte ad emulsionare: versate lentamente la soluzione di soda nell'olio, immergete il minipiner e con molta cautela (evitando di schizzare) mettetelo in moto. Il composto inizierà a miscelarsi e ad emulsionarsi (diventa più chiaro, come una crema) e lo sentirete addensare sempre di più. Sollevate il frullare e provate se avete la traccia. Lasciate colare in superficie il composto che rimarrà sospeso pochi secondi prima di affondare nella miscela. Avete raggiunto il NASTRO. A questo punto si può unire un colore, un profumo, un additivo a piacere per guarnire il sapone e poi colare nello stampo. Mettiamo qualche goccia di olio essenziale di lavanda (almeno un cucchiaino altrimenti il profumo verrà soffocato dalla soda) aggiungiamo un cucchiaino di amido di mais per fissare il fissare il profumo e mescoliamo (o un colpetto di frullatore) per amalgamare bene il tutto. Se volete colorarlo aggiungetelo e mescolate per arrivare alla tonalità desiderata (la soda soffoca il colore, siate generosi, senza esagerare). 

POSIZIONATE LO STAMPO sul tavolo, quelli in silicone sono i più semplici da usare perchè il sapone si sforna liscio liscio e non lascia aloni. Se usate altri stampi (in legno o in plastica) è bene che li foderiate di carta forno o pellicola trasparente. Versate ora il composto nello stampo e poi battetelo delicatamente sul tavolo per far emergere eventuali bolle d'aria. Coprite lo stampo con un pellicola trasparente (fate un bel coperchio salvacalore) avvolgetelo con una copertina (per mantenerlo al caldo) e dimenticatevelo per almeno 24 ore. Di solito metto sotto allo stampo un tagliere di legno e lascio il mio bel sapone a solidificare in un luogo tranquillo senza toccarlo. Immagino che anche voi sarete curiosi di vedere cosa succede sotto la coperta, ma fatevi passare la curiosità, il composto deve stare al caldo per passare alla fase del gel, senza subire sbalzi di temperatura (la temperatura si alzerà di alcuni gradi e il vostro sapone diventerà un gel, dopo inizierà a solidificarsi raffreddandosi lentamente). 

LASCIATE TRASCORRE  24 ORE (minimo, perchè alcuni saponi burrosi richiedono anche 48 ore) andate a vedere il vostro sapone ed eventualmente toglietelo dallo stampo. Questo momento è una poesia di emozioni, almeno per me, ogni volta fremo per vedere cosa ho fatto, usate sempre i guanti per maneggiare il sapone perchè ancora è soda attiva. Se lo sentite duro al tatto toglietelo dallo stampo, tagliatelo, adagiatelo su un vassoio e mettetelo in un luogo asciutto e areato a stagionare (maturazione del sapone). Il sapone deve ancora innescare il processo di saponificazione, la stagionatura di circa 3 settimane è necessarie per quest'ultimo motivo, non dimentichiamo che stiamo usando il metodo a freddo. Il sapone è come il vino, più si lascia stagionare, più migliora le sue caratteristiche. In questo caso un sapone con base di olio di oliva dovete lasciarlo stagionare per almeno 4-6 settimane. 
Buon sapone a tutti e.......fatemi sapere come vi è venuto!!!

2 commenti:

  1. Ciao,complimenti per il blog! Io sono ancora alle prime armi e spero potrai essermi d'aiuto per alcune delucidazioni riguardo la produzione dei saponi. Ovvero come scegliere la combinazione degli oli e le rispettive quantità. Spesso mi sono imbattuta in ricette che prevedevano l'uso ad esempio dell'olio di cocco. Per sostituirlo mi basterebbe usarne uno con indice di saponificazione simile? Invece per quanto riguarda la profumazione con gli oli essenziali, che criterio si adotta per formulare una fragranza gradevole? Grazie in anticipo,un abbraccio! Elisa

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  2. Ciao Elisa, grazie e spero che ogni consiglio ti sia utile per autoprodurre. Ti metto il link della terza parte del tutorial per fare il sapone http://melogranierose.blogspot.it/2011/10/come-fare-il-sapone-3-parte.html e rispondo alle tue domande: La combinazione tra i vari oli ha poche regole se non quelle di bilanciare ed equilibrare tra di loro i grassi saturi, monoinsaturi e insaturi. L'unico olio che fa da re per le sue caratteristiche e può andare egregiamente da solo è quello di oliva, infatti lo troviamo nel sapone di aleppo, in quello di marsiglia. Gli altri vanno dosati tra di loro (e qui subentra anche un minimo di esperienza nelle combinazioni che potrai fare con varie prove). Ad esempio l'olio di cocco conferisce una bella schiuma al sapone ma se è troppo rischia di seccare la pelle quindi al massimo se ne mette un 20% circa nella formula. L'olio di oliva invece è nutriente protettivo e come ti ho detto prima lo si utilizza anche al 100% ma la schiumosità è scarsa e dura poco. L'olio di palma invece se ne dosa al massimo il 30% e rende un sapone ben compatto, delicato e con una schiumosità stabile. Oltre a questi tre oli di base, gli altri fanno solo da filler, l'olio di girasole, di soia, di colza, di mais etc....per le loro proprietà emolienti ma da soli renderebbero il sapone troppo molle. Riguardo alla profumazione del sapone ti consiglio di usare le fragranze per il semplice fatto che costano meno degli oli essenziali, a meno che tu non faccia piccoli quantitativi di sapone. Non c'è una regola fissa per fare una buona fragranza, chiudi gli occhi e fatti guidare dal tuo istinto scegliendo quella che ti ispira di più..(io ad esempio adoro la lavanda ^^).

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