sabato 22 ottobre 2011

LA TRADIZIONE DEL SAPONE FATTO IN CASA

Quella profumata saponetta che regnava sovrana sui lavelli delle nostre nonne e delle nostre mamme non si vede più...ma dov'è finita?
Eppure da piccola ricordo che mia madre sceglieva "la saponetta" come io scelgo il sapone liquido oggi...anche se, a differenza di mia madre, spesso ho fatto le mie scelte sul "contenitore che si intonava con i colori del bagno -  il dispenser ricaricabile da poterci travasare i saponi liquidi più economici del pianeta - scegliendo il profumo che mi ispirava di più"  mai, e dico mai, ho tenuto conto di quello che usavo e dove sarebbe finito, purtroppo.
La mia convinzione ad usare "la saponetta liquida" iniziò dal fatto che il sapone in quel formato sarebbe stato più igienico. Non la toccano tutti, non sbava sul portasapone e sul lavello, non vedo più gli aloni grigi dello sporco che lascia sempre qualcuno....e convinta di tutto ciò non ho mai tenuto conto di quello che usavo e dove sarebbe andato a finire, senza biodegradarsi completamente.

"Questo è il pentolone dove tua nonna bolliva il sapone" disse mia madre mentre rovistavamo in soffitta, togliendomi una vecchia e annerita pentola dalle mani. Profumava ancora di qualcosa, di sapone, forse sentivo aromi e profumi, dopo tanti anni la storia e la tradizione del sapone fatto in casa era li davanti ai miei occhi, vedevo l'immagine sorridente di mia nonna e mille pensieri che mi frullarano per la testa.
Il sapone fatto in casa era economico e non veniva usato solo per lavare i panni, si facevano anche panetti per lavare il corpo tipo "sapone da bagno e capelli" e a sentire chi l'ha usato, riusciva benissimo nell'intento a lavare in modo naturale e semplice.

Pensando che fosse difficile bollire e sobbollire grassi e sostanze caustiche ho fatto passare alcuni mesi prima di decidermi a fare il primo sapone. Non sono un'esperta saponificatrice, anche se spero di diventarlo prima o poi, ma ho tutta la buona volontà di usare materie prime che in primis fanno bene alla mia pelle e non danneggiano il futuro della mia terra. La tradizione unita alla soddisfazione di produrre il sapone in casa "fatto con le mie mani" è una vera poesia.....vuoi mettere l'emozione di attendere che solidifichi e stagioni per poi usarlo la prima volta, avvolgendosi di morbida schiuma profumata di pulito, invece di premere l'erogatore del liquido "chissàcosacedentro"?

sabato 15 ottobre 2011

SAPONE VANIGLIA E CIOCCOLATO


Sapone vaniglia e cioccolato

Ingredienti:

189 g  Strutto
  90 g  Olio di Cocco
  64 g  Olio di Soia
  50 g  Olio di Mandorle dolci

  55 g   Idrossido di Sodio ( soda caustica)
142 g  Acqua demineralizzata

Un cubetto di coccolato fondende e cacao amaro, vanillina
colorante giallo
olio essenziale di vaniglia e cocco
un cucchiaino di amido di mais





8% surgrassante (sconto soda) -  28% concentrazione
64 iodio - 147  INS -  valori dalla durezza al condizionamento: 49-50-50-50-50

Procedimento:


1- Versare gli oli in un recipiente in pirex e scaldare sul fuoco

2- Mettere l'acqua in un altro recipiente e versare sopra la soda caustica.

3- Fare scendere la temperatura delle due miscele a 45° ( o 50°) e unire la soda agli oli. Miscelare con il minipiner fino al raggiungimento del nastro (fantastico nastro!)

4- Dividere il sapone in due contenitore e in una metà unire la vanillina, il colorante giallo e l'olio essenziale di vaniglia e cocco. Nella metà restante aggingere il cioccolato fondente e un cucchiaio di cacao amaro. Dare un'ultima emulsionata con il minipiner prima di colare nello stampo.

5- Versare il sapone alla vaniglia in uno stampo rettangolare e alternare con il sapone al cioccolato.


Commenti personali:
La dose di questo sapone è di 600 gr totale, sufficiente per uno stampo in silicone rettangolare. Ho decorato la superficie con riccioli di sapone, stelline di zucchero e brillantini. Dopo 24 ore l'ho tirato fuori dallo stampo e tagliato a fette come un dolce. Il profumo della vaniglia e del cioccolato sono meravigliosi e la formula di questo sapone è spettacolare!! potete usare questa ricetta per sbizzarrirvi a creare con colori e aromi a piacere...ne vado fiera e sono molto soddisfatta della riuscita.

mercoledì 5 ottobre 2011

SAPONE TUTTA LAVANDA

Sapone tutta lavanda

 Ingredienti:

500 g  Olio di Oliva

  64 g  Idrossido di Sodio (soda caustica)
150 g  Infuso di fiori di lavanda

3 cucchiaini di fiori di lavanda
1 cucchiaino di amido di riso
Olio essenziale di lavanda q.b.

Procedimento:


1- Scaldare l'olio in un contenitore pirex

2- Preparare un infuso di fiori di lavanda e quand'è freddo versare in un altro contenitore unendo la soda caustica

3- Quando le due miscele raggiungono la stessa temperatura di 45° versare la soluzione di soda nell'olio e miscelare con il minipiner fino al raggiungimento del nastro

4- Al nastro aggiungere i fiori di lavanda, l'amido di riso (fissatore profumo) e olio essenziale di lavanda.

Commenti personali:
Un classico e intramontabile sapone, sia per il profumo che per la semplice formulazione. Chi non ha mai provato a saponificare e vuole cimentarsi in questa nuova esperienza, può iniziare da questa ricetta che le farà realizzare un sapone delizioso al tatto e lo spirito. La lavanda, nota per le sue proprietà rilassanti e rigeneranti, vi accompagnerà per tutto il procedimento....per me è stato come miscelare su una nuvola profumata di belle emozioni.

martedì 4 ottobre 2011

IL MIO PRIMO SAPONE GELSOMINO E ROSA

Sapone gelsomino e rosa
Ingredienti:


500 g  Olio di Oliva
100 g  Olys (olio di cereali misti e frutti)
  75 g  Olio di Mandorle dolci
  50 g  Olio di Soia
  15 g  Olio di Jojoba

  96 g  Idrossido di Sodio (soda caustica)
225 g  Acqua demineralizzata

Olio essenziale di Gelsomino e Legno di Rosa q.b.
Un cucchiaino di amido di riso (per fissare il profumo)

Procedimento:

1- Scaldare gli oli in un contenitore pirex

2- Versare l'acqua in un altro contenitore e unire la soda caustica

3- Quando le due miscele raggiungono la stessa temperatura di 45°, versare la soluzione di soda negli oli e miscelare con il minipiner fino al raggiungimento del "nastro"

4- Al nastro aggiungere l'amido di riso e gli oli essenziali di gelsomino e legno di rosa.

Commenti personali:
La scelta dei grassi è importante per la riuscita di un buon sapone, non solo bello da vedere ma anche funzionale. Oltre alla scelta dei grassi anche le dosi influiscono sostanzialmente sulla riuscita di un buon sapone. Ho imparato con il tempo, questo è appunto il mio primo sapone, a calcolare ed equilibrare gli ingredienti per realizzare un sapone con tutte le sue caratteristiche ottimali: bassa quantità di iodio (per una maggiore conservazione) durezza, bolle, persistenza, pulizia e condizionamento. Il sapone al gelsomino e rose è poetico e delizioso al tempo stesso ma non è il mio sapone perfetto....