domenica 13 ottobre 2013

IMPARIAMO LE BASI PER AUTO-PRODURRE COSMETICI


COS' E'  UN' EMULSIONE?
Se ci guardiamo intorno siamo circondati da sostanze sciolte di forma acquosa  e oleosa.
Alcune si mescolano bene tra di loro mentre altre, come l’acqua e l’olio, non riescono a legarsi e chiedono l’aiuto di una terza sostanza chiamata emulsionante che possa tenerle unite in modo stabile.   
Di sicuro vi è capitato di mischiare acqua e olio, agitarlo vigorosamente e notare che l’olio disperso nell’acqua ha formato una soffice cremina (antico rimedio della nonna acqua e olio di oliva sbattuti per lenire il rossore da pannolino), ma dopo poco tempo avrete anche notato che le due sostanze si sono nuovamente separate. 
Per ottenere una miscela acqua e olio emulsionata in modo stabile dobbiamo aggiungere un emulsionante che impedisca la separazione tra le due sostanze in questione.
Nella formulazione di un’emulsione raggrupperemo gli elementi tra di loro per tipologia e caratteristica e li divideremo in gruppi chiamati con il termine FASI: 

FASE Acquosa + Emulsionante + FASE Grassa

FASE ACQUOSA:
Sono tutti i liquidi a base di acqua o sostanze idrosolubili che troviamo a disposizione, acqua pura demineralizzata (che consiglio di usare nelle preparazioni), idrolati di piante, acque aromatizzate, infusi etc.

EMULSIONANTE:
In commercio ve ne sono di diversi tipi e tra questi troveremo anche gli auto-emulsionanti, i co-emulsionanti, i fattori di consistenza. Personalmente prediligo un prodotto finito eco-bio e utilizzo sempre sostanze di origine vegetale che non nuociono al pianeta ne tantomeno alla mia pelle:
Olivem 1000, emulsionante derivato dall’olio di oliva che permette di realizzare facilmente emulsioni molto fini e penetranti con una texture affine con la pelle.
Lecitina di soia, emulsionante completamente naturale prodotto con lecitina e olio vegetale adatto anche per le pelli più delicate. 
Methylglucose Sesquistearate, emulsionante ottenuto da materie prime vegetali come zucchero e grassi vegetali.
Alcool Cetilico, co-emulsionante prodotto con numerose tecniche dall'olio di cocco che agisce come emulsionante debole permettendo di ridurre la concentrazione degli altri emulsionanti.
Cetil Palmitato, fattore di consistenza di origine naturale e biodegradabile per donare migliore consistenza e textura al prodotto finale, senza effetto "scia bianca".
Gliceril Monostearato SE, auto-emuslionante non ionico di origine vegetale che si ottiene da olio di palma (o colza o girasole) e acidi sterici.
- E altri ancora....etc...etc...

FASE GRASSA:
Comprende tutto le sostanze grasse e oleose o liposolubili, cioè che si sciolgono negli oli, e sono tutti gli oli vegetali, i burri morbidi e solidi, le cere liquide e solide.



COME STRUTTURARE  UN' EMULSIONE
Per spiegarvi e farvi comprendere cosa succede prima di produrre una crema, vi mostro com' è strutturata un'emulsione.
Questi sono i principali componenti suddivisi  nei gruppi di fase:

1 - ACQUA : distillata pura o idrolati, infusi, umettanti, addensanti o gelificanti.
2 - I GRASSI: oli, burro, cere, emulsionanti, antiossidanti.
3 - PRINCIPI ATTIVI  E ADDITIVI: sostanze funzionali, conservanti, fragranze, coloranti.

Questi tre gruppi di ingredienti vengono suddivisi in uno schema  che forma in sequenza le tre principali fasi:

Fase A : Fase ACQUOSA
Fase B : Fase OLEOSA O GRASSA
Fase C : Fase FREDDA 

Fase A:  
E' la base liquida acquosa che può essere acqua distillata o idrolati di piante o infusi. Alla fase acquosa si può aggiungere un gelificante-addensante (modificatore realogico per dare più consistenza alla crema), un umettante come la glicerina e qualsiasi altro ingrediente idrofilo che si scioglie in acqua e che, usando il metodo a caldo, non sia termolabile (= che non teme il calore ad alta temperatura per non perdere le sue proprietà attive), tamponanti e tensioattivi.

Fase B:
E' la fase che comprende gli oli vegetali, i burri, le cere, tutti gli emulsionanti, i co-emulsionanti, i fattori di consistenza, gli antiossidanti, gli stabilizzanti. In questa fase se si usa il metodo a caldo si inseriscono solo grassi che non sono termolabili. Se si utilizza il metodo a freddo si potranno inserire anche oli termolabili come gli oleoliti o ad esempio l'olio di rosa mosqueta. 

Fase C:
Questa fase viene lavorata a freddo con ingredienti che vengono inseriti quando la miscela delle due fasi (A e B) si è raffreddata, ossia che ha raggiunto una temperatura al di sotto dei 40° . In questa fase si aggiungono gli oli termolabili, le sostanze funzionali  (= i principi attivi curativi, lenitivi, antirughe, rassodanti, ristrutturanti, idratanti, etc). Tra i più utilizzati abbiamo il pantenolo D, l'allantoina, gli idrolizzati, il sodio ialuronato, gli estratti vegetali. Infine in questa fase si aggiunge il conservante, le fragranze, gli oli essenziali, il colorante e se necessario un regolatore di PH.

Nella produzione di un emulsione oltre a distinguere le fasi, che ci guidano ad un ordine di sequenza, si stabilisce se creare un'emulsione a caldo o a freddo e se questa sarà emulsionata con olio in acqua o acqua in olio, in modo da poter scegliere gli ingredienti idonei per realizzarla:

  • Emulsione O/A (O/W) : che vuol dire emulsione a caldo Olio in Acqua (Fase B in Fase A)
  • Emulsione A/O (W/O) : emulsione a caldo Acqua in Olio (Fase A in Fase B) 
  • Emulsione a freddo: emulsione che non richiedere riscaldare le fasi a e b e nel quale la fase c non viene distinta e separata, si possono aggiungere gli ingredienti nella fase acquosa o grassa senza alcun problema.

Ricapitolando:
Per strutturare un'emulsione si segue una sequenza dividendo gli ingredienti nelle varie fasi; si decide il metodo di emulsione, considerando se si emulsionerà a caldo o freddo,  e si scelgono gli ingredienti che compongono il nostro prodotto finale.



COME FORMULARE UNA CREMA
Per iniziare a fare una crema bisogna prima chiedersi "Che tipo di crema voglio realizzare e per quale tipo di pelle voglio formularla?" cioè per il viso o per il corpo. Perchè a seconda della parte del corpo su cui la spalmeremo e il tipo di pelle, cambierà la formula.
La fase dei grassi sarà un riferimento per formulare e realizzare la nostra crema, quindi ragionando quasi sempre per un quantitativo totale di 100 grammi daremo una percentuale ai grassi di formulazione.

QUANTITA' DI GRASSI:
Creme viso
3-4% -  Creme leggerissime per pelli grasse
5-8% -  Creme molto leggere per pelli grasse/normali
10%   -  Creme medie per pelli normali
12%   -  Creme per pelli secche/normali
14-16% Creme ricche per pelli secche
Creme corpo
10-15% - Creme molto leggere per pelli normali
20%   -  Creme medie per pelli normali
21-25% - Creme ricche per pelli secche
26-30% - Creme emollienti per pelli molto secche

SCELTA E DISTRIBUZIONE DEI GRASSI
La scelta dei grassi determinerà la spalmabilità della crema e la distribuzione degli oli, dei burri e delle cere nella formula renderà la crema equilibrata.   

Per fare una crema piacevole da spalmare ed equilibrata teniamo presenti che se mettiamo:
Solo oli leggeri: 
otterremo una crema leggera che si assorbirà subito ma dopo poco tornerà su untuosa
Solo oli pesanti:
otterremo una crema leggera e untuosa fin da subito
Solo burri:
otterremo una crema ricca che si assorbirà subito (i burri morbidi ungono, i medi ungono e si assorbono, i leggeri si assorbono e non ungono) 
Solo cere:
otterremo una crema asciutta e poco idratante.

LA CASCATA DEI GRASSI
La percentuale di grassi e la coerenza influiscono sul risultato. Se vorremo fare una crema leggera  la percentuale di grassi maggiore sarà di un olio leggero e a seguire gli altri. Stesso discorso se scelgo di fare una crema ricca, la percentuale maggiore di grassi sarà un olio pesante/medio e a seguire gli altri. 
Per ottenere una buona cascata di grassi l'ideale è poter mettere almeno un rappresentante per famiglia, uno o due oli leggeri, uno o due oli leggerissimi, uno o due oli medi, uno o due densi, uno o due burri, una o due cere.  
La distribuzione dei grassi imprime il carattere al prodotto e dovrà essere coerente con ciò che abbiamo stabilito di fare, cioè se vogliamo una crema leggera, media, ricca e di consistenza compatta o fluida. 

Facciamo qualche piccolo esempio:
- Se formuliamo una crema per pelli secche, nella nostra cascata di grassi la maggior parte degli oli saranno pesanti. 
- Se invece faremo una crema per pelle grassa,  nella cascata metteremo oli con densità bassa.
- Se aumentiamo la percentuale di burri diminuendo gli oli, otterremo una crema più idratante ed emolliente che si asciuga presto.
- Se aumentiamo le cere, mentre spalmeremo la crema noteremo una "scia bianca" e la crema si asciugherà subito frenando la spalmabilità e idratando poco la pelle.
- Se desideriamo ottenere una crema nutriente e idratante che si spalma bene senza frenare prima di aver terminato il massaggio, toglieremo completamente completamente i burri e metteremo solo oli liquidi ed eventuali emulsionanti cerosi.  

COME EVITARE LA SCIA BIANCA NELLE CREME
Le creme autoprodotte in casa e quelle eco-bio che troviamo in commercio fanno quasi tutte inevitabilmente la scia bianca, questo perchè non contengono siliconi.
Teniamoci la scia bianca se non ci da fastidio, ma se vogliamo evitarla nella nostra autoproduzione possiamo mettere a punto qualche accorgimento. 
La scia bianca dipende solitamente da questi elementi: 
- La gomma xantana: che può essere sostituita con carragenina gomma gelificante, oppure in accoppiata con un carbomer  che è un gelificante acrilico non eco-bio (es. 0.3 carbomer 0.1 xantana).
- La cera: diminuire la quantità di cera 
- La cascata dei grassi: quando la cascata dei grassi è fatta bene. 
- La glicerina: aumentare la percentuale di glicerina (7-8%)
- Gli emulsionanti: sostituire gli emulsionanti cerosi e combinarne più di uno diverso tra loro
- Gli oli: mettere sempre un olio leggerissimo e se possibile aumentare la quantità dei grassi totale.



ESEMPIO DI COME FORMULARE UNA CREMA
Le due domande da farci prima di iniziare sono: che tipo di crema voglio fare? (quali sostanze funzionali utilizzerò) e per quale tipo di pelle? (per viso o corpo e tipologia di pelle). Dopo aver stabilito il tipo di crema da realizzare, in questo esempio faremo la prova teorica per una crema viso pelli normali, prenderemo carta e penna per fare due semplici conteggi.
Il calcolo si fa sempre su una percentuale di 100 gr. di prodotto finito.
Decidiamo il quantitativo di glicerina e gelificante 5% nella fase A
Decidiamo di mettere 10% di grassi nella fase B
Decidiamo di mettere 5% di sostanze funzionali (detti anche attivi) + conservante nella fase C

Formula provvisoria di calcolo per 100 g di crema:

Fase A = (dato mancante acqua) + glicerina + gelificante 5%
Fase B = oli + burri + emulsionante 10%
Fase C = attivi + conservante 5%

Facciamo la somma delle percentuali dei gruppi delle tre fasi:   5 (A) + 10 (B) + 5 (C) = 20
Il prodotto finito è 100 quindi sottraiamo la somma ottenuta: 100 - 20 = 80
Abbiamo trovato il dato mancante, per completare la formula ci servono 80% di acqua.

Ora completiamo la formula definitiva comprensiva di acqua:
Fase A:
80% acqua
 5% glicerina + gelificante

Fase B:
10% oli + burri + emulsionante

Fase C:
 5% attivi + conservante

Abbiamo ottenuto 100 g di prodotto finito sommando tutte le percentuali delle tre fasi.
Questo genere di calcolo è valido per qualsiasi formula vorremmo creare, che sia una crema, un balsamo per capelli, un latte detergente o un siero, un esfoliante........

SPERO DI ESSERMI SPIEGATA CON CHIAREZZA...SE COSI' NON FOSSE SCRIVETEMI :))

sabato 6 aprile 2013

INCENSI NATURALI....HOME MADE !!

Questa mattina aprendo il cassetto ho visto di aver terminato i miei bastoncini di incenso. E siccome tutto si può fare, niente è impossibile, mi sono messa all'opera per produrre gli incensi. 
Provate a fare anche voi incensi profumati, naturali e privi di sostanze nocive. 
Nelle due ricette che vi ho scritto utilizzo ingredienti come la Gomma Arabica, una resina di origine vegetale estratta da due specie di piante di Acacia che funge da legante e stabilizzante; il Benzoino, anch'essa una resina naturale che ha la capacità di fissare gli aromi e di rilasciarli a poco a poco; Carboncini combustibili, che bruciano lentamente e legno di Sandalo e spezie incombusti come controparte. 
La forma la sceglierete voi, a cono o in bastoncino, semplicissimi da fare entrambi e il risultato sarà  sorprendente, sia per l'aroma che emaneranno sia per il piacere di aver prodotto incensi del tutto naturali!!

Resina di Benzoino


Gomma Arabica












Carboncino combustibile














VERSIONE INDIANA: 

  • 110 gr di Gomma Arabica in polvere
  • 50 gr di Carbonico combustibile polverizzato
  • 50 gr di legno di Sandalo in polvere
  • 10 gr di olio profumato a piacere: Patchouli, Sandalo, Gelsomino, Rosa
  • bastoncini di bambù

Mescolate insieme le polveri e unite un po' alla volta acqua tiepida, in modo da formare un impasto omogeneo, sodo e malleabile.  Per ultimo aggiungete l'olio profumato. 
Con un minimo di manualità formare un cordoncino di pasta e avvolgete dentro il bastoncino di bambù. 
Mettete i bastoncini ad essiccare al sole e quando saranno asciutti conservateli in un contenitore chiuso. 




VERSIONE ITALIANA:

  • 200 gr di Carboncino combustibile polverizzato
  • 50 gr di resina di Benzoino in polvere
  • 60 gr di erbe, spezie, legni a piacere polverizzati, in base alla ricetta che si vuole realizzare
  • 1 cucchiaino di Gomma Arabica in polvere
  • 10 gr di oli essenziali

In un bicchiere di acqua calda sciogliete la gomma arabica finchè non diventa collosa. 
Miscelate insieme le polveri e unite un pò per volta la colla formando un impasto omogeneo e malleabile. 
Per ultimo aggiungete l'olio essenziale. 
Formate i bastoncini, avvolti intorno ad un fuscello di bambù, oppure dei conetti e lasciate essiccare. 
Conservate in un contenitore chiuso per non disperdere il profumo. 



sabato 30 marzo 2013

TORTA AL FORMAGGIO

Una fetta di torta al formaggio con un velo di maionese, uova sode e salame corallino...questa è la colazione di Pasqua ma anche un'ottima merenda o antipasto....facilissima da fare, quindi provatela e vi leccherete i baffi!!!!!

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TORTA AL FORMAGGIO

Ingredienti:

1 kg di farina bianca
500 gr di Formaggio di pecora grattugiato
6 uova intere
1 e 1/2 panetto di lievito di birra
Pepe quanto basta

Preparazione: 
Versa la farina e il formaggio di pecora grattugiato in una ciotola e miscela i due ingredienti.
Sciogli il lievito di birra in una tazza di acqua tiepida e aggiungi mezzo cucchiaino di zucchero e mezzo cucchiaino di sale. 
Sbatti le uova e aggiungile alla farina con il formaggio, poi unisci l'acqua con il lievito e impasta il composto. 
Forma una palla di pasta e mettila in una teglia da forno dai bordi alti. 
Incidi al centro una X e lascia lievitare per almeno 3 ore in un luogo caldo,
Scalda il forno a 180° e cuoci la torta al formaggio per circa 20 minuti, fino a che non diventa dorata.


 

BUONA PASQUA A TUTTI!!


mercoledì 27 marzo 2013

TUTTI IN GRECIA CON IL .... MUSSAKA

Ingredienti: 

  • 4 melanzane viola
  • 2 kg di carne macinata mista (manzo-maiale-agnello)
  • 2 cipolle e 2 spicchi d'aglio
  • olio d'oliva
  • 1 tazzina di vino rosso
  • 500 gr di pomodori pelati a cubetti
  • alloro, prezzemolo, origano, pepe e sale
  • Per la besciamella:
  • 1 litro di latte
  • 90 gr di burro
  • 100 gr di farina
  • 2 tuorli d'uovo
  • noce moscata
  • 100 di gruviera o parmigiano grattugiato

Procedimento:
In una casseruola scalda d'olio, aggiungi la cipolla tritata, 2 cucchiai d'acqua e la carne macinata.
Fai rosolare qualche minuto poi aggiungi gli spicchi d'aglio, il sale, il pepe, l'alloro e il vino.
Quando il vino si sarà rappreso unire il pomodoro, il prezzemolo tritato, una spolverata di origano.
Chiudi con un coperchio la casseruola e lascia cuocere a fuoco lento finchè il sugo si sarà assorbito.

Prepara la besciamella spessa e aggiungi i tuorli d'uovo.

Taglia a fettine le melanzane e lasciale scolare con il sale dentro un colino. Sciacquale, asciugale e friggile in olio bollente. Scolale e posale su fogli di carta assorbente.

Prepara una teglia da forno e adagia metà delle melanzane formando uno strato, metti  tutta la carne e ricopri con un altro strato di melanzane.  Versa sopra la besciamella e ricopri con il gruviera grattugiato.
Metti in forno finchè non diventa dorata, circa 45 minuti.


 

Mussakà

sabato 23 marzo 2013

PER VERI....CARBONARI !!

Da  romana non potevo non mettere la carbonara, tipicamente......romanesca!!
Ho chiesto alle mie amiche come la fanno, ho letto in giro molte ricette e non ne ho trovata una uguale all'altra....ognuno fa la carbonara come gli pare!! Sacrilegio, perchè la vera carbonara che "se magna" a Roma è unica e non l'abbiamo mai cambiata da quando mastro Titta decapitò Angelino Targhini e Montanari.....unico strappo alla regola è il formato di pasta, penne al posto degli spaghetti, e per i vegetariani la sostituzione della pancetta con dadini di zucchina. 

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PASTA ALLA CARBONARA

Ingredienti:
  • 4 rossi di uova fresche
  • 100 gr di pancetta affumicata a dadini
  • 1 spicchio d’aglio intero
  • 2 foglie di basilico
  • Pecorino e/o parmigiano grattugiato
  • Olio di oliva extravergine
  • Pepe nero

Preparazione:

Rosola nell’olio caldo lo spicchio d’aglio schiacciato,
poi eliminalo.
Aggiungi le foglie di basilico, la pancetta e fai rosolare
qualche minuto, poi elimina anche il basilico.
Sbatti in una ciotola capiente i rossi d’uova (1 o 2 a testa),
unisci il pepe nero e abbondante formaggio grattugiato.
Versa l’olio con la pancetta sulle uova sbattute
e amalgama bene la crema carbonara.         
Cuoci al dente la pasta, scolala mettendo da parte mezzo
bicchierino d’acqua di cottura e versala nella ciotola.
Amalgama  bene la pasta con il condimento e se serve 

ammorbidisci con l’aggiunta di un po’ d’acqua di cottura. 

Penne alla carbonara

domenica 17 marzo 2013

SUA FRAGRANZA....LA PIZZA!!

Quante volte avete provato e riprovato a fare la pizza in casa? 
Io tantissime volte e mi regolavo sempre ad occhio, come fa la maggior parte delle casalinghe.
Ma sì, la pizza veniva sempre ma non aveva quella marcia in più, quel gusto sfizioso e quel profumino inconfondibile di quando si compra in pizzeria.
Finalmente, dopo ammassi di pasta....ho trovato la ricetta giusta e sono felice di presentarvi "Sua Fragranza....la pizza" ...... perchè lei sì che è fragrante fuori e morbida dentro, un capolavoro fatto in casa, provatela!!


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PIZZA BASE: LA MIA RICETTA

Ingredienti:
  • 700 gr di farina
  • 400 gr di acqua tiepida (oligominerale)
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 1 cucchiaio di sale fino
  • ½ cucchiaio di zucchero
  • 1 tazzina da caffè di olio di oliva

Preparazione:

Versa la farina in un recipiente alto che potrai chiudere.
Metti in una tazza l’acqua tiepida e sciogli dentro il lievito,
il sale e lo zucchero.
Unisci l’acqua alla farina e aggiungi l’olio.
Con una forchetta miscela il composto raccogliendo la farina
poi continua ad impastare con le mani formando un palla di pasta.
Chiudi il recipiente con un coperchio e lascia lievitare l’impasto
per almeno 2 ore in un luogo caldo (anche dentro il forno spento)
finchè non cresce raddoppiando il suo volume.
L’impasto è pronto per essere steso sottile sulle teglie unte d’olio
e farcito come ti ispira la fantasia.
Metti a cuocere nel forno caldo a 250° per circa 15 minuti.

Farcita con patate e gorgonzola:
Lessa le patate, sbucciale e schiacciale con uno schiacciapatate.
Fai la stessa cosa con una mozzarella e spargila sulla base della pizza.
Metti le patate, qualche pizzico di sale e un filo d’olio di oliva.
Taglia a dadini il gorgonzola e adagialo sulle patate.

Farcita con cipolle zucchine e tonno:
Fai uno strato di mozzarella sbriciolata con lo schiacciapatate.
Metti le cipolle e le zucchine tagliate a julienne sulla pizza.
Aggiungi il qualche pizzico di sale e un filo d’olio di oliva.

Adagia il tonno sgocciolato sopra la pizza e cuocila.  

Pizza pomodoro e mozzarella

sabato 16 marzo 2013

A.A. .... ALGHE & ARGILLA CERCASI !!

Siete pronte per la prova costume? Allora questo è il periodo giusto per mettersi al lavoro e iniziare a preparare il nostro corpo a stare meglio anche esteticamente.
Il sabato è il giorno ideale per rilassarci e dedicare un po’ del nostro tempo ai rimedi naturali.

Con quest’impacco di fango all’argilla e alghe potrai drenare le tossine accumulate nella stagione fredda e combattere gli inestetismi dei cuscinetti adiposi.
Erbe, alghe e argilla le troverete in erboristeria, se devi ridurle in polvere fallo con un macina caffè e conservale in sacchetti separati, perché preparerai la dose di fango drenante al momento dell’uso. 


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FANGO DRENANTE …. MARE E MONTI

Ingredienti:

100 gr di Laminarie in polvere
100 gr di Fucus in polvere
100 gr di Betulla in polvere
100 gr di argilla verde in polvere
Olio essenziale di Cipresso
Olio essenziale di Ginepro
Olio essenziale di Rosmarino
Olio essenziale di Origano
Olio essenziale di Geranio

Preparazione: 
  1. In un recipiente mescola 3 cucchiai di Laminaria, 3 cucchiai di Focus, 2 cucchiai di Betulla, 3 cucchiai di Argilla.
  2. Impasta con acqua tiepida fino a che diventa una pappina sufficientemente densa.
  3. Aggiungi 10 gocce di ogni olio essenziale e amalgama bene il composto che non dovrà risultare liquido.
  4. Tratta una zona per volta (gambe, braccia o glutei) e applica uno strato di fango sulla parte, poi avvolgi con una pellicola per alimenti.
  5. Lascia agire per 30 minuti in relax, appoggiandoti su teli o asciugamani lavabili.
  6. Lava sotto la doccia con acqua prima calda e poi fredda, sentirai subito del calore e rossore: sono gli effetti sulla circolazione sanguigna.  

UNA SFERZATA DI...ENERGIA!!

Osservando una persona la prima cosa che guardiamo è "l'insieme energetico" che emana (chiamato dagli orientali Shen): la coordinazione dei movimenti, la parola sicura, la prontezza dei riflessi, lo sguardo diretto, la brillantezza degli occhi, il respiro regolare, tutti elementi che testimoniano una buona energia di base. 
Nei reni depositiamo la nostra energia, sia fisica che mentale e quando i reni sono scarichi ci sentiamo stanchi, con poca volontà, facilmente depressi. 

Questo semplicissimo rimedio è utile più di quanto possiate immaginare per invertire lo stato di astenia. 
Con la terapia del caldo secco ti sentirai più carico di energia e ne scoprirai i benefici fin dalla prima applicazione e con il passare del tempo. 


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Preparazione:
  1. Scalda in una pentola o una padella antiaderente 1 kg di sale marino grosso.
  2. Quando il sale è caldo e avrà perso la sua umidità, mettilo in una federa da cuscino, chiudila con un nodo e appoggialo sulla zona dei reni per 20 minuti.
  3. Puoi tenerlo sulla schiena stando supina a pancia in giù oppure appoggiando la schiena sul cuscino a pancia in giù. Oppure, se preferisci, puoi stringerlo con un telo attorno ai reni e continuare a muoverti. 


sabato 9 marzo 2013

SALVE...SONO IL SALE ALTERNATIVO!!

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SALE ALTERNATIVO (Gomasio)

Ingredienti:
50 gr di semi di sesamo
1 cucchiaio di sale marino (oppure rosa Himalya o integrale)

Preparazione:
Lava i semi di sesamo con acqua e mettili a tostare in una padella a fiamma medio/bassa. 
Girali sempre per non farli bruciare e quando sono di un bel colore dorato aggiungi il sale e tosta ancora in padella per 1 minuto. 
Togli dal fuoco e macina il sesamo con un mortaio o con un macinino da caffè, fino a rendere i semi come una polvere fine, secondo i propri gusti. 
Conserva il gomasio in un vasetto nel frigorifero. 

Gomasio

IL PANE A MODO MIO

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IL PANE A MODO MIO

Ingredienti:
400 gr di Farina (bianca o di soia, o integrale, o ai 5 cereali)
300 gr di Semola di grano duro
15 gr di lievito di birra
15 gr di sale fino
10 gr di zucchero
15 gr di olio di oliva
400 gr di acqua tiepida (possibilmente oligominerale)

Preparazione:
Mette le farine in una ciotola capiente.
Nell'acqua tiepida sciogli il lievito, il sale e lo zucchero.
Versa l'acqua con il lievito sulla farina, aggiungi l'olio e impasta con una forchetto il composto. 
Forma una palla di pasta, spolvera sopra della farina di semola e adagia la pasta su una teglia da forno. 
Incidi una X al centro del panetto di pasta e lascia riposare nel forno spento per almeno 4 ore, fino a quando non raddoppia il volume con la lievitazione. 
Scalda il forno a 200°/180° e cuoci il pane fino a che non si forma una bella crosticina dorata.

Pane fatto in casa

Pane fatto in casa

IL GESSO CERAMICO


Per realizzare una scultura con il gesso ceramico prepara la quantità di polvere necessaria in base alla dimensione dello stampo (ogni stampo solitamente  riporta la quantità di gesso da usare per la colatura), prendi un'ampia ciotola, una spatola o un cucchiaio per miscelare, un misurino per l'acqua, dei piccoli gancetti se appenderai la scultura e procedi nel seguente modo.

1- Prepara:  

  • 1 parte di acqua (esempio 100 ml.)
  • 3 parti di gesso ceramico (esempio 300 gr.)
2- Versa l'acqua in una ciotola, metti la polvere di gesso ceramico e miscela rapidamente, eliminando eventuali grumi che si formano. 
3- Cola l'impasto nello stampo e  battilo delicatamente sul piano di lavoro  per far salire in superficie bolle d'aria che si formano durante la miscelazione, e lascia indurire. Se l'oggetto verrà appeso non dimenticare di applicare un gancetto prima che il gesso induriscacompletamente. Lava subito tutti gli attrezzi usati per l'impasto altrimenti il gesso indurirà e sarà difficile pulirlo.
4- Durante l'essiccazione il materiale si surriscalda, estrai la scultura dallo stampo solo quando è completamente fredda. 
5- Scartavetra, con carta vetrata a grana fine, le eventuali imperfezioni  e completa il lavoro dipingendolo con acquerelli, tempere o colori acrilici. 
6- Rifinisci la scultura con  una o più passate di vernice spray trasparente, servirà a proteggerla dalla polvere.


 


BUON DIVERTIMENTO *_*

LA RESINA SINTETICA


La resina sintetica si presenta, originariamente, nella versione bianco naturale ma, nei negozi di Belle Arti, potrai trovare resine già pronte (coma ad esempio il Cernit o la pasta Fimo) in una vasta gamma di colori da sfumare tra loro e con effetti speciali (iridescenti, granulose, etc.).

Per realizzare  deliziose sculture con la resina sintetica procurati  semplici attrezzi, un matterello per stendere la pasta, un taglierino e alcune formine, tutto facilmente reperibile in casa e procedi nel seguente modo:

1- Manipola la resina con le mani, per ammorbidire la pasta, lava sempre molto bene le mani e il piano di lavoro perchè la resina cattura ogni piccolo granellino di polvere.
2- Crea il soggetto e adagialo su un foglio di carta da forno.  I piccoli pezzi si assembleranno facilmente tra di loro nel momento della fusione. 
3- Cuoci la scultura in resina a bassa temperatura nel forno di casa, senza superare i 130°. La resina solidificherà e raggiungerà la completa fusione nella prima mezzora di cottura, non superare questo tempo. 
4- Lascia raffreddare prima di estrarre il lavoro dal forno e rifinisci con fantasia.


  


LA PASTA DI MAIS


Questa è la ricetta per fare la pasta di mais che cercavate! Per anni ho studiato di realizzare una pasta semplice e che desse ottimi risultati per tutti, esperti e principianti e dopo averla sperimentata personalmente e nei mie corsi con successo ve la propongo con molta soddisfazione. Prima di iniziare prepara tutto l'occorrente a portata di mano, un pentolino antiaderente, un cucchiaio di legno, una bilancina per alimenti,  una crema per le mani morbida, e procedi nel seguente modo.

1- Prepara:  

  • 250 gr. di amido di mais 
  • 500 gr. di colla vinilica 
  •   50 ml. di acqua
  •     2 cucchiai di olio di vaselina
2- Miscela  gli ingredienti  in un pentolino antiaderente, amalgamando bene per sciogliere i grumi e fai scaldare su fiamma dolce per 5 minuti, girando sempre con un cucchiaio di legno (usa una bilancia ed un timer per essere più precisa).
3- Quando il composto si stacca dalle pareti è pronto (attenzione deve risultare sempre più morbido di quando lo andrai a manipolare ). Togli il pentolino dal fuoco e adagia subito l'impasto su un piano liscio, precedentemente unto con la crema per le mani. 
4- Lascia raffreddare e gira più di una volta sul piano, si rapprenderà ulteriormente; infine ungiti le mani con la crema e impasta per rendere liscio e dare omogeneità al composto. Se la prima volta non sei riuscita ad avere un impasto morbido, come ad esempio la plastilina, bagnalo con un pò d'acqua e impastalo nuovamente ungendolo con un pochino di crema per le mani. Se invece ti risulta troppo morbido, passalo ancora pochi istanti sul fuoco (ricordati di lavare subito gli attrezzi usati, altrimenti la pasta si attacca e sarà difficile ripulirla).
5- Conserva la pasta al mais in una bustina da freezer ben chiusa fino al momento di usarla, in questo modo si conserva per molto tempo. Adagia la scultura di pasta di mais su un foglio di carta di allunino mentre sei in fase di lavorazione.
6- Colora direttamente a lavoro finito, con tempere o meglio ancora acquerelli, oppure prima di lavorarla con colori ad olio.  
7- Asciuga la scultura all'aria per due o tre giorni, il tempo varia in base alle dimensioni dell'oggetto. La pasta al mais non necessita di cottura e coibentazione finale, è un materiale resistente che non teme l'umidità. 
8- Rifinisci la scultura con una spruzzata di vernice spray trasparente, darai un effetto porcellana al lavoro oltre che preservarlo dalla polvere. 



    


  

LA PASTA DI SALE


Ti presento la ricetta base per fare una pasta  di sale liscia ed omogenea, potrai utilizzarla per ogni tipo di scultura di precisione, come i piccoli fiori, o per sculture più complesse. Segui passo passo le mie indicazioni e riuscirai alla grande a realizzare le tue idee, ma se ci fossero difficoltà scrivimi e ti aiuterò a risolverle.

1- Prepara:   

  • 1 kg. di farina tipo "00" 
  • 1 kg. di sale fino raffinato 
  • 3 cucchiai di glicerina liquida 
  • 650 ml. di acqua a temperatura ambiente
2- Frulla  il sale nel macina-caffè, rendilo fine come lo zucchero a velo, e mettilo in un recipiente insieme alla farina. Unisci alla dose di acqua la glicerina e versa sulla farina. 
3- Amalgama bene il composto con una forchetta, non deve risultare ne appiccicoso ne sbricioloso. L'umidità  può influire sulle dosi,  in questo caso correggi l'impasto aggiungendo piccole quantità di farina o acqua, fino a  raggiungere la giusta consistenza. 
4- Forma una palla di pasta e lavorala con le mani su un  piano liscio, almeno per dieci minuti (è il segreto per ottenere sculture perfette). Dividi la pasta al sale in due parti e chiudi  in sacchetti da freezer. Lasciala riposare  in frigorifero per circa un'ora prima di lavorarla, risulterà più liscia ed elastica. 
5Colora la pasta al sale, prima di modellarla, con colori a tempera o acrilici e dopo la cottura con acquerelli,  tempere o acrilici. 
6- Posiziona la scultura su un foglio di carta di alluminio mentre esegui il lavoro e quando avrai terminato adagiala in una teglia nella parte centrale del forno. 
7- L'asciugatura è una fase molto importante per la conservazione della scultura; quindi cuoci ad una temperatura bassa, circa 50-70°, per il tempo necessarie alla completa asciugatura. I  tempi di cottura variano con la dimensioni dell'oggetto, non avere fretta, ci vorranno alcune ore ed un minimo di pratica per capire quand'è ora di estrarre la scultura dal forno. 
8Rifinisci infinecon spennellate di colore se necessario, usando tempere, acquerelli o colori acrilici.
9- Proteggi la scultura con due o tre passate di vernice poliuretanica trasparente. La pasta al sale teme l'umidità e questo sistema protettivo la coimbenta preservandola da ogni tipo di deterioramento.





martedì 5 marzo 2013

UNO AL GIORNO ..TOGLI IL MEDICO DI TORNO !!

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BOCCONCINI  DI ZENZERO FRESCO

Preparazione: 

  1. Prendi alcune radici di zenzero fresco e con il coltello togli la sottile pellicina. 
  2. Tagliale a pezzettini, affettando e sfilettando. 
  3. Metti i bocconcini di zenzero in un barattolo, aggiungi qualche pizzico di sale e ricopri con oli di oliva extravergine di oliva. 
  4. Chiudi il barattolo e sbatti gli ingredienti per amalgamarli. 

Durante la giornata usa questi bocconcini di zenzero così al naturale o aggiunti nelle pietanze.

domenica 3 marzo 2013

LA MATTINA HA L'ORO IN BOCCA.....


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MIELE DORATO ALLA CURCUMA


Ingredienti:

60 gr di Curcuma in polvere
 3  gr di pepe nero in polvere
 3  gr di zenzero secco in polvere

34 gr di miele fluido 

Preparazione:
  1. In un vasetto da 100 gr mettete la curcuma, il pepe e lo zenzero. 
  2. Aggiungete il miele fluido e mescolate fino ad ottenere un impasto consistente. 
  3. Prendete un cucchiaino di miele dorato al giorno, sciolto nel the o in acqua calda o nel latte. 

SIAMO E DIVENTIAMO QUEL CHE BEVIAMO E MANGIAMO

Sarebbe un controsenso autoprodurre saponi, farsi cosmetici ecobio, usare l'aromoterapia etc... se poi non pensiamo al benessere interiore. La nostra alimentazione composta da acqua e cibi solidi sono la chiave del benessere fisico e spesso, anzi più di quanto si creda, viene sottovalutata. Non vi nego che sono stata anch'io trasportata dal consumismo alimentare e se mi guardo allo specchio si nota benissimo dove sono finiti  gli  eccessi di scorie in sovrappiù che non avrei dovuto ingerire. Non è facile cambiare le abitudini di una vita ma non è neppure impossibile trasformarsi in esseri consapevoli di ciò che abbiamo fatto e di ciò che faremo.   Capovolgendo drasticamente i comportamenti abituali ho iniziato a vedere le cose in modo diverso prendendo coscienza che dovevo, sì dovevo per me stessa, autoprodurre il mio benessere.  
I cibi raffinati e trasformati facevano da sovrani nella mia dispensa, insieme alle loro incognite di cosa contengono e cosa depositano nell'organismo. 
Davo per scontato il pallido bicchiere d'acqua sulla tavola apparecchiata, senza tener conto di quanta sporcizia inquinante bevevo allegramente tra un pasto e un fuori pasto, sottovalutavo "che siamo e diventiamo quel  che beviamo e mangiamo". 
Aria, acqua e cibo...tre elementi indispensabili per la nostra sopravvivenza. 
L'acqua, in barba a quel che mi arriva nel rubinetto, la purifico rendendola oligominerale (cioè a basso contenuto di sostanze minerali e quant'altro essa contenga) utilizzando un sistema ad osmosi inversa elimino tutte le particelle in sospensione, il cloro, gli inquinanti e i veleni. Con una conducibilità bassa e un altrettanto residuo fisso basso, ho acqua non depositante che depura l'organismo, insomma faccio fare il suo vero lavoro all'acqua.
Con rimedi naturale riequilibrio l'organismo dai depositi accumulati in questi anni e prevengo i futuri insediamenti, ahimè per alcuni casi inevitabili, ma in ogni modo io ci sono e sono pronta con gli antidoti giusti. 
Cibo più naturale e meno raffinato sono il cappello di questa piramide in crescita nella mia vita che spero sia in qualche modo di aiuto a chi vuole rendersi conto e modificare il suo abituale stato di benessere psico-fisico    perchè non è solo un detto "mente sana in corpo sano", è uno stile di vita mirato e consapevole che se stiamo bene dentro stiamo bene anche fuori, con noi stessi e con gli altri.

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TONICO RIGENERANTE

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ILLUMINATE LA VOSTRA GIORNATA
E' un tonico rigenerante e sorprendente per il suo effetto antiossidante, anti-infiammatorio e alcalinizzante.

TONICO RIGENERANTE

Ingredienti:

1 tazza di acqua oligominerale calda
1 cucchiaino o 1 bustina di te Tulsi
3 fette di radice di zenzero fresco
1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
1 spicchio di limone fresco
1 cucchiaino di miele integrale

Preparazione:

Mettete il te, lo zenzero e il curcuma in acqua calda per 5 minuti poi spremete dentro il succo del limone e aggiungete il miele.